Stefano Boeri e il fiume verde

Città nascosta Milano, con il patrocinio del Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, il patronato di Regione Lombardia, in collaborazione con Fondazione Albini, Fondazione Achille Castiglioni, Fondazione Studio Museo Vico Magistretti, Studio Origoni Steiner, Museo Bagatti Valsecchi e Expo in Città, la generosa disponibilità di Borsa Italiana, della Galleria d’Arte-Palazzo delle Stelline-Credito Valtellinese, della Triennale di Milano e Triennale Design Museum, in occasione della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, ha promosso il progetto Il futuro ha un cuore antico. Viaggio sulle orme dei padri del Design, ideato e curato da Manuela Alessandra Filippi.
Ispirato all’omonimo libro di Carlo Levi, il titolo di questo progetto è una dichiarazione d’intenti. Obiettivo è andare alle radici della storia e ripercorrere le vite dei principali protagonisti della scuola di architettura di Milano compresi fra le due guerre, e per la precisione: Franco Albini, Ignazio Gardella, Marco Zanuso, BBPR (Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers), Livio, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Luigi Caccia Dominioni, Albe e Lica Steiner, Ettore Sottsass, Vico Magistretti, Giuseppe Pagano ed Edoardo Persico. Ognuno di loro ha incarnato e contribuito a dar forma ai punti cardinali intorno ai quali è cresciuta e si è sviluppata la moderna concezione del Design ed è anche grazie a loro se oggi il capoluogo lombardo è diventato uno dei principali punti di riferimento di questa disciplina. Loro insieme ad altri, fra tutti Enzo Mari e Alessandro Mendini, più giovani e dunque successivi all’arco temporale preso in esame, hanno gettato le basi per costruire il futuro. Che è già passato. E che è sempre stato contemporaneo.
«Questo progetto – racconta la curatrice M. Alessandra Filippi – ci ha permesso di compiere un viaggio a ritroso, sulle orme dei padri del design. Con un occhio rivolto al presente, alla riconversione degli scali ferroviari – al cui tema è stato dedicato l’incontro inaugurale che ha visto ospite l’architetto Stefano Boeri che ha presentato il suo progetto “Fiume verde” – e un altro al passato, siamo approdati alle radici del movimento modernista, quando i giovani e coraggiosi protagonisti di questa avventura usavano “la matita come spada e le idee come armi”, animati dal desiderio di cambiare il mondo e il modo di concepire l’architettura e lo spazio».
A corredo del progetto “Il futuro ha un cuore antico” sono stati ideati 5 itinerari inediti dedicati agli scali ferroviari più importanti e strategici della città. Un’esperienza unica che ha permesso ai cittadini, per la prima volta, di scoprire e conoscere la storia di alcuni dei luoghi simbolo della rivoluzione industriale di Milano. Ogni volta li abbiamo portati alla scoperta di angoli nascosti e aperto porte che in pochi immaginavano esistessero: 5 stazioni, 5 storie, 5 viaggi da vivere come autentiche esperienze spazio temporali, alla scoperta del passato, immaginando il futuro. Vai alle VISITE >
Sulla scorta del successo del progetto Il futuro ha un cuore antico – Viaggio sulle orme dei padri del design, nel 2017 è stato ideato SPECIALE INTERNI D’AUTORE, un ciclo di 8 incontri volti ad arricchire la conoscenza dell’opera dei maestri dell’architettura di Milano e passare dal momento teorico alla conoscenza diretta, visitando in esclusiva – e spesso aprendoli per la prima volta – interni rimasti pressoché inalterati e normalmente inaccessibili. Vai al PROGETTO >