EXITCOV STRATEGY

A contribute from Italy

by Manuela Alessandra Filippi & Giovanni Ullu

Premessa: durante le elezioni politiche ad alcune società viene affidata la cura di sondaggi exit poll, prima delle elezioni e durante lo spoglio delle schede. Di certo queste società hanno a disposizione in archivio la rete di sezioni di tutto il paese e la possibilità di produrre campionamenti territoriali estremamente affidabili.

Perché dunque non applicare lo stesso modello alla mappatura nazionale della Pandemia affidando a queste società il compito di creare la rete di campionamenti su tutto il territorio nazionale?

L’idea è semplice: scegliamo come esempio Milano: se con lo stesso criterio degli exit poll dividiamo la città per quartieri, da qui in poi chiamate ISOLE, ripartiamo ogni quartiere per sezioni, esattamente come per le elezioni, identificando per ogni sezione un campo base dove posizionare ambulanze o pulmini attrezzati per i campionamenti e in grado di raccogliere i campioni effettuati sulla popolazione. Si potrebbe iniziare con una campionatura di 1000 unità per quartiere. Successivamente, una volta ottenuti i risultati della prima campionatura, si potrebbe raffinare ulteriormente la ricerca arrivando a 10.000 unità per quartiere.

Supponiamo che le analisi dei campioni per quartiere portino ad un risultato ipotetico di questo tipo:

Centro Storico 18 casi positivi su 1000

Barona-Lorenteggio 10 casi positivi su 1000

San Siro-Baggio-Trenno: 27 casi positivi su 1000

Sempione-Fiera 12 casi positivi su 1000

Porta Nuova-Garibaldi 21 casi positivi su 1000

Stazione Centrale-Bicocca 87 casi positivi su 1000

Città Studi-Lambrate 132 casi positivi su 1000

Pur essendo una proiezione virtuale non supportata da elementi concreti, questa simulazione mette in evidenza due elementi fondamentali:

1- Che ci sono quartieri/ISOLE con indici di infezione nettamente superiori alla media, come è effettivamente prevedibile che lo sia. Nel nostro esempio sono i Stazione Centrale-Bicocca e Città Studi-Lambrate.

2- Che all’interno della città ci possono essere ISOLE a diversa densità infettiva: bianco: zero contagio / blu: Bassa densità / gialle: Media / rosse: Alta (da definire il numero di contagi che determinano l’attribuzione del colore dell’ISOLA).

Con questa “maglia stretta” saremmo in grado di individuare con un’elevata approssimazione e tempestività i focolai, circoscrivendoli con efficacia, per il bene dei sani e dei contagiati. Così facendo potremmo considerare ISOLA ROSSA solo le zone con una elevata percentuale di contagio, senza dover limitare tutte le altre ISOLE, o intere città o, ancor peggio, intere regioni.

Pur consapevoli della perfettibilità di questa idea, noi pensiamo che con questa strategia si possa arrivare, in tempi rapidi, a una vera e propria radiografia della pandemia su tutto il territorio nazionale.

Considerando poi che una società di statistica può dedicare ad ogni campione infiniti parametri/variabili tipo: sesso, stato civile, età, prossimità o lontananza dal confine del quartiere, professione, pensiamo che un simile lavoro possa contribuire alla creazione di un vastissimo algoritmo per l’analisi di dati e funzioni.

Abbiamo diffuso questa proposta attraverso tutti i canali a disposizione, ben oltre i confini nazionali. In molti ci hanno risposto scrivendoci che è molto interessante e “totalmente condivisibile”. Eppure ad oggi nessuno ha fatto un solo passo per applicarla. Perchè?

A questa domanda non siamo ancora riusciti a trovare una risposta.

Ad Maiora!

M. Alessandra Filippi & Giovanni Ullu