Vico Magistretti: Il quotidiano nel Design

Rosanna Pavoni e Margherita Pellino
eclisse
  • Categoria:

  • Dal giorno:

    30 novembre 2016

  • Al giorno:

    30 novembre 2016

  • Ora:

    19:00

  • Luogo:

    Studio Magistretti, Via V. Bellini, 1

  • Durata:

    75 min

  • Costo:

    gratuito

  • Posti esauriti

«Le rotaie del tram sono design»
Vico Magistretti

Figlio di architetti, Magistretti è profondamente legato a tutti i protagonisti del panorama milanese, sebbene di gran lunga più giovane (lui è del 1920), soprattutto a Rogers, che conosce in Svizzera durante la guerra e al quale rimarrà profondamente legato per tutta la vita, riconoscendogli, come ricordava spesso nelle sue interviste, un ruolo determinante nella sua formazione. Oltre a importanti edifici pubblici e privati realizzati a Milano e fuori, nel tempo sviluppa una particolare vocazione per la progettazione di oggetti d’uso quotidiano, col tempo diventati dei veri e propri oggetti di culto e da museo. Con lui il progetto assume una valenza programmatica.
Fra il 1949 e il 1959 firma più di 14 interventi per l’INA-Casa e partecipa all’impresa collettiva del QT8, intervento urbanistico ancora oggi fra i più innovativi e originali dell’epoca. Numerose sono le sue partecipazioni alle Triennali, per il cui ente curerà anche l’allestimento di alcune mostre, il più significativo dei quali è quello concepito per la XII Triennale, insieme a Ignazio Gardella.
Sono di questi anni due dei suoi massimi capolavori architettonici a Milano: la torre al parco in via Revere (1953-56, con Franco Longoni) e il palazzo per uffici in corso Europa (1955-57), ai quali si aggiungeranno nel 1962 le torri di piazzale Aquileia.
Nel 1956 è tra i soci fondatori dell’ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale. Nel 1959 fa parte della giuria del Premio Compasso d’Oro insieme a Bruno Alfieri, Giulio Minoletti, Augusto Morello e Giovanni Romano. Nel 1960 è di nuovo tra i giurati del premio dell’ADI assieme a Lodovico Belgiojoso, Augusto Magnaghi, Augusto Morello e Marco Zanuso.
Nel corso degli anni, accanto alla sua prolifica attività di architetto, affiancherà sempre più quella di designer, creando una serie sterminata di arredi e oggetti, moltissimi dei quali sono diventati dei “grandi classici” della produzione contemporanea. Celebri sono le sue lampade: Eclisse (1967), Atollo (1977), vincitrici entrambe del Compasso d’Oro; poltrona “Maralunga” (1973), premiata col Compasso d’Oro nel 1979. Premiato nel 1986 con la medaglia d’oro dal SIAD (Society of Industrial Artists and Designers), è da considerarsi uno dei padri del Design contemporaneo.
I suoi oggetti sono esposti nella collezione permanente del MOMA di New York e nei più importanti musei del mondo.

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