Crostatine, plumcake o treccine? Guida completa per capire quali merendine scegliere e come leggere correttamente le etichette.
Gli scaffali dei supermercati offrono oggi un’infinità di merendine confezionate, dalle più semplici alle farcite, dai croissant ai muffin. Sono pratiche, comode da portare con sé e rappresentano uno degli spuntini più diffusi tra bambini e adulti. Eppure, non tutte sono uguali. Le differenze riguardano non solo il gusto, ma anche la composizione nutrizionalee la qualità degli ingredienti.
Le merendine si possono dividere in sei principali categorie: crostatine, muffin e plumcake, tortine e ciambelle, treccine, trancetti e rollini farciti e infine croissant e fagottini. Ciascuna ha caratteristiche diverse, alcune più ricche di zuccheri e grassi, altre più leggere. Quelle farcite sono generalmente più caloriche, mentre quelle semplici offrono un apporto energetico più controllato.
Scegliere la merendina giusta, però, non è affatto semplice: bisogna guardare la lista degli ingredienti, la quantità di zuccheri e grassi e, soprattutto, capire qual è la più adatta in base all’età e allo stile di vita.
Merendine e salute: fanno davvero male?
Le merendine dolci confezionate vengono spesso demonizzate, ma la verità è più sfumata. Non sono da bandire, ma da consumare con equilibrio. Croissant, plumcake e trancetti sono comodi e gustosi, ma spesso contengono un’elevata quantità di zuccheri, grassi saturi e pochi micronutrienti come vitamine, fibre e minerali.
Mangiarle ogni tanto non fa male, ma inserirle quotidianamente nella dieta, specie dei più piccoli, può portare a un eccesso di calorie e zuccheri. L’ideale è alternare le merendine confezionate a spuntini più naturali, come frutta fresca, yogurt o pane e marmellata.

Un altro aspetto da considerare è il tipo di grasso utilizzato: i prodotti con olio di girasole o di oliva sono preferibili rispetto a quelli con olio di palma o grassi idrogenati. Anche la presenza di additivi va valutata: alcuni sono innocui, altri meno raccomandabili se consumati regolarmente.
La chiave, come sempre, è la moderazione. Una merendina ogni tanto può essere parte di una dieta equilibrata, soprattutto se inserita in uno stile di vita attivo e bilanciato.
Merendine per bambini: come scegliere le più adatte
Le linee guida nutrizionali italiane indicano che lo spuntino deve coprire tra il 5% e l’8% dell’apporto calorico giornaliero. Questo significa che non esiste una merendina ideale per tutti: le esigenze cambiano con l’età, il sesso e il livello di attività fisica.
Indicativamente, si possono seguire alcune regole pratiche:
Merendine fino a 130 kcal sono adatte ai bambini delle elementari;
Tra 130 e 180 kcal vanno bene per i ragazzi delle medie;
Oltre 180 kcal sono più adatte agli adolescenti o a chi pratica sport.
Per i più piccoli, meglio scegliere snack leggeri e semplici, evitando quelli troppo zuccherati o ricoperti di cioccolato. I genitori dovrebbero leggere sempre la tabella nutrizionale e preferire prodotti con pochi ingredienti, riconoscibili e naturali.
Un errore comune è considerare “più salutari” le merendine con etichette come senza lattosio, senza glutine o senza zuccheri aggiunti. In realtà, queste diciture non significano automaticamente che il prodotto sia più sano. Servono a chi ha intolleranze o esigenze specifiche, ma non sono garanzia di qualità nutrizionale. Spesso, per mantenere il gusto dolce, vengono aggiunti edulcoranti o grassi alternativi.
Le linee guida nazionali raccomandano di limitarne l’uso nei bambini e di evitarli nei più piccoli, fino ai tre anni di età. Il consiglio migliore è quello di variare gli snack, alternando merendine e spuntini naturali in base all’attività fisica della giornata.
Come leggere le etichette e scegliere consapevolmente
Quando si parla di merendine, leggere l’etichetta è fondamentale. I valori nutrizionali vengono solitamente indicati sia per 100 grammi che per porzione, e quest’ultimo dato è quello più utile per capire cosa si sta realmente mangiando.
Calorie: indicano la quantità di energia fornita dallo snack. Esistono merendine da 100 kcal e altre che superano le 250. È importante scegliere in base all’età e al livello di attività fisica.
Zuccheri: rappresentano uno dei principali elementi da monitorare. Alcune merendine contengono 5 grammi di zuccheri per porzione, altre ne hanno anche 15, cioè il triplo. Meglio preferire quelle con un contenuto inferiore.
Grassi: anche in questo caso è bene controllare il tipo e la quantità. I grassi saturi sono i più dannosi, mentre quelli insaturi, derivati da oli vegetali di qualità, sono preferibili.
Additivi: servono a migliorare conservazione, colore o sofficità, ma non tutti sono necessari. Meglio optare per prodotti con pochi additivi, ingredienti riconoscibili e naturali.
Un altro aspetto da valutare è la presenza di fibre: aiutano la digestione e aumentano il senso di sazietà. Alcune merendine a base di carote o avena ne contengono una buona quantità, rappresentando un compromesso migliore tra gusto e nutrizione.
Chi desidera approfondire può confrontare i valori dei vari prodotti tramite un comparatore di merendine, utile per capire quali marchi offrono le formulazioni più equilibrate.
In definitiva, le merendine non devono essere demonizzate ma scelte con consapevolezza. Leggere le etichette, evitare eccessi e alternare con snack naturali sono le regole base per mantenerle all’interno di una dieta sana.