Il governo conferma in manovra il potenziamento del bonus mamme, l’estensione dei congedi parentali e la riforma dell’Isee. Il pacchetto famiglia vale 3,5 miliardi in tre anni.
Il bonus mamme cambia volto e diventa più generoso. La nuova legge di Bilancio 2026 porta con sé un potenziamento delle misure a favore delle famiglie e delle lavoratrici madri, con un incremento significativo dell’importo mensile: da 40 a 60 euro per ogni mese lavorato, a favore delle donne con reddito annuo complessivo fino a 40.000 euro.
L’annuncio è arrivato durante la conferenza stampa dell’esecutivo, che ha confermato un pacchetto famiglia del valore complessivo di circa 3,5 miliardi di euro stanziati nel triennio. La misura rappresenta una delle principali leve di sostegno alla natalità e all’occupazione femminile previste per il 2026.
Come funziona il nuovo bonus mamme
Il bonus mamme è un incentivo economico destinato alle donne lavoratrici con almeno due figli, concepito per agevolare la permanenza o il rientro nel mondo del lavoro dopo la maternità.

La novità introdotta nella manovra 2026 riguarda l’aumento dell’importo mensile da 40 a 60 euro, che sarà riconosciuto per ogni mese o frazione di mese lavorato.
L’agevolazione spetta a:
Lavoratrici con due figli, titolari di contratto a tempo determinato o indeterminato, autonome o libere professioniste, fino al decimo anno di età del figlio più piccolo;
Lavoratrici con tre o più figli, fino al diciottesimo anno di età del figlio minore.
Il contributo, erogato dall’INPS, non concorre alla formazione del reddito e non è soggetto a tassazione né a contributi previdenziali. Ciò significa che l’intero importo riconosciuto costituisce un beneficio netto per la beneficiaria.
L’obiettivo è duplice: sostenere il reddito delle madri lavoratrici e favorire la natalità, contrastando il calo demografico che negli ultimi anni ha raggiunto livelli record. L’incremento dell’importo si inserisce in una strategia più ampia del governo per rafforzare il welfare familiare e ridurre il divario economico e professionale tra uomini e donne.
Come richiedere il contributo
Per ottenere il bonus mamme 2026, è necessario presentare domanda telematicamente sul sito dell’INPS utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
L’Istituto nazionale di previdenza si occuperà di verificare i requisiti anagrafici e reddituali e di procedere con l’erogazione mensile del beneficio direttamente sul conto corrente indicato dalla richiedente.
Il contributo continuerà a essere compatibile con altre agevolazioni già previste per le famiglie, come l’Assegno Unico Universale, e sarà rinnovabile anno per anno fino al raggiungimento dell’età limite del figlio più piccolo.
Per le domande presentate nel 2026, l’importo di 60 euro al mese potrà essere percepito già a partire dai primi mesi dell’anno, con decorrenza retroattiva per chi presenta la richiesta entro le scadenze fissate dall’INPS.
Congedi parentali e riforma dell’Isee: le altre misure per le famiglie
Oltre al potenziamento del bonus mamme, la manovra introduce anche un rafforzamento dei congedi parentali e una revisione complessiva dell’Isee.
Sul fronte dei congedi, viene confermata la misura che consente ai genitori di usufruire di tre mesi di congedo facoltativo retribuito all’80%, subito dopo il termine del periodo obbligatorio.
Inoltre, il limite di età dei figli per poter usufruire del congedo viene innalzato da 12 a 14 anni, così da consentire una maggiore flessibilità nella gestione del tempo familiare.
Novità anche per i congedi per malattia dei figli, che raddoppiano da 5 a 10 giorni, con un’estensione della fascia d’età da 8 a 14 anni.
Per i genitori con almeno tre figli, la manovra introduce ulteriori incentivi, tra cui l’esonero contributivo parziale per chi trasforma il contratto di lavoro da full time a part time, una misura pensata per conciliare meglio lavoro e vita familiare.
Sul fronte economico, la riforma dell’Isee prevede una revisione dei criteri di calcolo: la prima casa potrebbe essere esclusa dal patrimonio immobiliare fino a un valore catastale di 100.000 euro, mentre verranno aggiornate le scale di equivalenza per rendere il sistema più equo nei confronti delle famiglie con figli.
In particolare, il coefficiente più favorevole di 0,85 sarà applicato anche ai nuclei con un solo figlio, aumentando così le spese massime detraibili da 9.800 a 11.900 euro.
Un piano da 3,5 miliardi per sostenere le famiglie italiane
Il pacchetto famiglia del governo, del valore di 3,5 miliardi di euro nel triennio, rappresenta uno degli interventi più significativi della legge di Bilancio 2026. Oltre al potenziamento del bonus mamme, punta a rendere più sostenibile la vita delle famiglie italiane, migliorare la partecipazione femminile al lavoro e contrastare il declino demografico.
Secondo le prime stime, saranno oltre 800.000 le donne lavoratrici che potranno beneficiare del nuovo bonus, con un impatto positivo sia sul reddito familiare sia sull’occupazione stabile.
La scelta di rendere il contributo esente da imposte e cumulabile con altri benefici rafforza la natura sociale della misura, che punta a valorizzare il ruolo delle madri senza penalizzare chi lavora o chi sceglie di tornare al lavoro dopo la maternità.
Il governo intende presentare il testo definitivo della manovra entro novembre, così da garantire l’entrata in vigore delle misure già dal 1° gennaio 2026.