Molti utenti non lo sanno, ma WhatsApp conserva foto, video e file anche dopo la cancellazione. Una funzione nascosta può riempire la memoria in poche settimane: ecco come eliminarla e recuperare spazio prezioso.
Capita sempre più spesso di vedere il telefono rallentare, le app aprirsi con lentezza o comparire l’avviso “memoria quasi piena”. Molti pensano che la colpa sia delle troppe foto o dei video in galleria, ma dietro questo problema si nasconde spesso un insospettabile responsabile: WhatsApp. L’app di messaggistica più usata al mondo non occupa spazio solo per i messaggi, ma anche per i file multimediali nascosti, che restano memorizzati anche dopo essere stati apparentemente cancellati.
Nel tempo, questo accumulo può arrivare a occupare diversi gigabyte, rallentando il sistema, riducendo le prestazioni e rendendo più difficile persino ricevere nuovi contenuti. La causa principale è la gestione automatica del backup su Google Drive, che conserva nel cloud una copia completa di chat, foto, video e audio. È una funzione utile, ma può facilmente saturare i 15 GB gratuiti offerti da Google.
Il cestino nascosto di WhatsApp: dove finiscono i file eliminati
A differenza delle email o delle foto, WhatsApp non ha un “cestino” visibile, ma possiede un sistema interno di archiviazione temporanea. Quando si elimina una chat o un contenuto, il file non viene realmente cancellato: resta salvato nella cartella dell’app, oppure nel backup automatico, occupando spazio prezioso. Anche il semplice invio di un video in un gruppo o la ricezione di una foto contribuiscono ad aumentare il peso complessivo dei dati.

Ogni volta che l’app effettua un backup, crea una copia dei file già presenti sul telefono, conservandoli anche quando l’utente crede di averli rimossi. Così, con il passare dei mesi, lo smartphone finisce per riempirsi di duplicati. Questo sistema garantisce una certa sicurezza in caso di perdita o cambio dispositivo, ma ha un effetto collaterale: la saturazione della memoria interna e del cloud.
Molti utenti scoprono solo tardi che l’archiviazione automatica riguarda anche le chat archiviate o eliminate, le immagini scambiate nei gruppi e i messaggi vocali. In pratica, WhatsApp mantiene una copia di quasi tutto ciò che transita nell’applicazione, rendendo necessario un intervento periodico per liberare spazio.
Come svuotare il cestino di WhatsApp e recuperare spazio
La procedura per eliminare i file nascosti è più semplice di quanto sembri. Basta aprire WhatsApp e seguire questi passaggi:
Accedere a Impostazioni → Spazio e dati → Gestisci spazio.
Attendere qualche secondo per consentire all’app di calcolare la quantità di memoria utilizzata.
Visualizzare le chat e i gruppi che occupano più spazio: WhatsApp le elenca in ordine decrescente.
Selezionare le conversazioni più “pesanti” e premere su Elimina file multimediali.
In questa sezione appariranno tutti i contenuti rimasti memorizzati, anche quelli cancellati dalla chat principale. Foto, video e documenti possono essere rimossi definitivamente, liberando anche diversi gigabyte di memoria.
Dopo la pulizia, è consigliabile disattivare il download automatico dei media per evitare che il problema si ripresenti. La procedura è questa:
Entrare in Impostazioni → Spazio e dati → Download automatico media.
Disattivare l’opzione per foto, video e documenti.
Da quel momento, i file verranno scaricati solo quando l’utente sceglierà di farlo manualmente. È un piccolo accorgimento che riduce drasticamente la quantità di dati inutili salvati sul dispositivo.
Infine, è opportuno controllare il backup delle chat. Dalla sezione Impostazioni → Chat → Backup delle chat, è possibile modificare la frequenza del salvataggio automatico o impostare un backup manuale. In questo modo si evita di sovraccaricare Google Drive con copie multiple e inutili delle stesse conversazioni.
Google Drive e WhatsApp: come gestire lo spazio nel cloud
Il backup di WhatsApp su Google Drive è una delle principali cause di saturazione della memoria cloud. Anche se i file eliminati dall’app non sono più visibili, spesso rimangono salvati nella copia di sicurezza. Per liberare spazio anche sul cloud, bisogna accedere a Google Drive, aprire la sezione Backup e selezionare la voce WhatsApp. Da qui si può cancellare il vecchio backup e crearne uno nuovo, aggiornato e più leggero.
È importante, però, fare attenzione: rimuovendo il backup si perdono anche le conversazioni e i file associati. Prima di procedere è quindi consigliabile salvare le chat o i media più importanti sul computer o su un hard disk esterno.
Come mantenere WhatsApp leggero e lo smartphone veloce
Dopo la pulizia iniziale, è utile adottare alcune buone abitudini per evitare che la memoria si riempia di nuovo:
Eliminare periodicamente le chat inutili, soprattutto quelle di gruppo.
Cancellare foto e video doppi o già salvati nella galleria.
Disattivare il salvataggio automatico nella galleria del telefono.
Limitare la frequenza dei backup su Google Drive.
Seguendo queste semplici regole, lo smartphone resterà più fluido e performante, con tempi di caricamento ridotti e maggiore spazio disponibile per app, aggiornamenti e nuovi contenuti.
L’importanza della manutenzione digitale
Molti considerano la pulizia dei file un’operazione secondaria, ma in realtà rappresenta una forma di manutenzione digitale. Un telefono pieno di dati inutili non solo rallenta, ma può anche esporre l’utente a rischi di privacy: ogni backup conserva conversazioni, immagini e documenti personali che, se non gestiti correttamente, restano accessibili per mesi.
Imparare a svuotare il cestino nascosto di WhatsApp significa non solo migliorare le prestazioni del dispositivo, ma anche proteggere i propri dati. Bastano pochi minuti alla settimana per evitare che la memoria si saturi e che l’app diventi un archivio ingombrante.
Liberare spazio non è più una semplice questione di ordine digitale: è un gesto che allunga la vita del telefono, migliora la sicurezza dei dati e rende la tecnologia più efficiente. In un mondo in cui tutto passa per lo smartphone, anche un piccolo gesto di pulizia può fare una grande differenza.