Bonus ristrutturazione 36%, anche chi vive in comodato può ottenerlo: ecco come funziona

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Scopri come accedere al bonus casa anche se non sei proprietario-cittanascostamilano.it

Franco Vallesi

Ottobre 17, 2025

Una lettrice chiede chiarimenti sull’agevolazione per i lavori in corso nella propria abitazione: il commercialista conferma che anche chi vive in comodato può accedere al bonus, a precise condizioni.

Una delle domande più frequenti che arrivano alla rubrica “Chiedi all’Esperto” riguarda il bonus ristrutturazione del 36%, una delle agevolazioni più utilizzate dagli italiani che affrontano lavori in casa. Un lettore ha raccontato la propria situazione: è proprietario al 100% dell’immobile oggetto di ristrutturazione, nel quale risiede insieme alla compagna e al figlio.

La compagna, tuttavia, non è proprietaria ma titolare di un contratto di comodato d’uso gratuitosull’abitazione, e la pratica edilizia è intestata a entrambi. La domanda è chiara: può anche lei accedere alla detrazione fiscale del 36%?

La risposta dell’esperto

Secondo il commercialista Angelo Francioso, la risposta è : anche la compagna ha diritto alla detrazione purché sostenga effettivamente le spese, in tutto o in parte. “Se le fatture e i relativi pagamenti risultano intestati a lei, può usufruire del bonus ristrutturazioni”, spiega l’esperto, ricordando che il diritto non dipende esclusivamente dalla proprietà dell’immobile ma anche dal titolo di possesso o di utilizzo che legittima l’intervento.

Come richiederlo
Attenzione ai limiti per chi lo richiede-cittanascostamilano.it

Il comodato d’uso gratuito, infatti, è riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate come titolo valido per l’accesso alle agevolazioni, al pari della locazione o del diritto di abitazione. L’unica condizione è che chi sostiene la spesa sia in grado di dimostrare il proprio rapporto giuridico con l’immobile, e che le spese siano effettivamente documentate e tracciabili.

In questo caso, quindi, se la compagna partecipa alle spese di ristrutturazione e risulta intestataria delle fatture, potrà detrarre la quota corrispondente al 36% entro i limiti previsti, ripartendola in dieci rate annuali di pari importo, come stabilito dalla normativa vigente.

Come funziona la piattaforma “Chiedi all’Esperto”

La domanda è una delle tante arrivate alla piattaforma “Chiedi all’Esperto”, uno spazio gratuito dedicato ai cittadini che vogliono ottenere chiarimenti su bonus fiscali, lavoro, pensioni, tasse e casa. Il servizio consente di inviare i propri quesiti direttamente a consulenti e professionisti che rispondono in base alle norme aggiornate e ai casi concreti segnalati dagli utenti.

Oltre a ricevere risposte personalizzate, è possibile consultare un archivio tematico con centinaia di domande già trattate, utile per orientarsi tra le regole fiscali e amministrative in continua evoluzione. Grazie a una barra di ricerca interna, i lettori possono filtrare gli argomenti per parola chiave o per settore — un modo semplice per trovare informazioni affidabili su questioni che riguardano bonus casa, detrazioni, previdenza o tributi locali.

Negli ultimi mesi, le richieste di chiarimento sul bonus ristrutturazioni sono aumentate sensibilmente, complice l’incertezza normativa e la progressiva rimodulazione delle percentuali di detrazione. Le domande più frequenti riguardano la possibilità di usufruire del beneficio in caso di comproprietà, successione o comodato, oltre agli obblighi di pagamento tracciabile e di corretta intestazione delle fatture.

La risposta fornita dal dottor Francioso chiarisce dunque un punto cruciale: anche chi non è proprietario dell’immobilepuò ottenere la detrazione, purché dimostri di sostenere le spese e di avere un titolo di utilizzo regolare. Un principio che apre la strada a numerosi casi analoghi — coppie, familiari conviventi o comodatari — che condividono l’investimento per la casa ma non sempre ne detengono la proprietà.

Cosa insegna questo caso: chiarezza e documentazione per evitare errori con le detrazioni

Il caso della lettrice e della risposta fornita dall’esperto mette in luce un aspetto essenziale della gestione delle detrazioni fiscali legate ai lavori edilizi: la chiarezza nella documentazione. In molti, infatti, commettono l’errore di pensare che il diritto al bonus spetti unicamente al proprietario dell’immobile, mentre la normativa dell’Agenzia delle Entrate è più ampia e include anche titolari di diritti reali o personali di godimento, come locatari, usufruttuari o comodatari, a condizione che siano loro a sostenere la spesa e che possano dimostrarlo in modo tracciabile.

La chiave per evitare contestazioni future è la corretta intestazione di fatture e bonifici parlanti, elementi fondamentali per dimostrare chi ha effettivamente effettuato il pagamento. È inoltre consigliabile conservare ogni ricevuta, copia del contratto di comodato e della documentazione amministrativa legata ai lavori, in modo da poter rispondere rapidamente a eventuali richieste di verifica.

Questo episodio evidenzia anche l’importanza della consulenza professionale: rivolgersi a un commercialista o consulente fiscale qualificato può evitare errori che, in fase di controllo, comporterebbero la perdita del diritto alla detrazione. In tempi di frequenti aggiornamenti normativi, un supporto esperto rappresenta la garanzia migliore per non perdere un’opportunità economica rilevante come quella offerta dal bonus ristrutturazioni.

Infine, casi come questo ricordano quanto sia importante una comunicazione chiara tra cittadini e istituzioni: conoscere i propri diritti, chiedere conferme e leggere attentamente le indicazioni ufficiali può fare la differenza tra ottenere un vantaggio concreto o rischiare di perderlo per una svista burocratica.