Tre farmaci nel mirino dell’Oms: trovata una sostanza tossica già legata a morti infantili

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OMS lancia l'allarme: sciroppi contaminati e rischio per la salute-cittanascostamilano.it

Franco Vallesi

Ottobre 16, 2025

Tre medicinali liquidi prodotti in India contengono glicole dietilenico, una sostanza tossica per l’uomo. L’Oms segnala almeno 20 morti tra i bambini e invita tutti i Paesi a rafforzare la sorveglianza sanitaria.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha diffuso un alert urgente dopo aver individuato tre sciroppi contaminati prodotti in India, destinati al trattamento di tosse, raffreddore e influenza. Secondo quanto reso noto dall’agenzia delle Nazioni Unite, i farmaci conterrebbero glicole dietilenico, una sostanza chimica altamente tossica per l’organismo umano.

L’allarme, pubblicato l’8 ottobre 2025, segue la segnalazione della Central Drugs Standard Control Organization (Cdsco), l’ente regolatore indiano, che ha collegato i prodotti a diversi casi di malattie acute e decessi infantili. I media locali parlano di almeno 20 bambini morti, con numerosi altri ricoverati in gravi condizioni.

Gli sciroppi contaminati e le misure adottate in India

I tre medicinali liquidi orali contaminati citati nell’allerta dell’Oms sono: Coldrif, Respifresh Tr e ReLife, prodotti rispettivamente da Sresan Pharmaceutical, Rednex Pharmaceuticals e Shape Pharma. Si tratta di farmaci comunemente utilizzati per alleviare i sintomi delle infezioni respiratorie lievi, venduti in gran parte del territorio indiano e disponibili senza ricetta medica.

La Cdsco, dopo aver ricevuto i primi rapporti clinici dai centri pediatrici di alcune regioni settentrionali dell’India, ha avviato un’indagine urgente che ha portato all’identificazione del glicole dietilenico in almeno tre lotti differenti. Questa sostanza, spesso impiegata impropriamente come solvente industriale, è altamente tossica e in passato è stata al centro di episodi simili in Gambia e Uzbekistan, dove aveva provocato la morte di decine di bambini.

Sciroppi
In India il caso che ha allarmato l’OMS-cittanascostamilano.it

Le autorità indiane hanno reagito disponendo l’immediata sospensione della produzione nei siti coinvolti e la revoca delle licenze dei prodotti. È stato avviato anche un richiamo totale dei lotti contaminati già distribuiti sul mercato. L’Oms conferma di aver ricevuto la notifica ufficiale e ha chiesto la massima collaborazione internazionale, invitando i Paesi a intensificare i controlli sulle catene di approvvigionamento informali e non regolamentate.

Secondo la comunicazione dell’ente regolatore indiano, non esistono prove che questi medicinali siano stati esportati fuori dall’India. Tuttavia, l’Oms ha esortato le autorità sanitarie globali a mantenere alta la vigilanza e a monitorare eventuali flussi illegali o prodotti simili che potrebbero essere già circolati in altri mercati asiatici.

I prodotti citati, chiarisce l’Oms, “sono considerati scadenti perché non rispettano gli standard qualitativi e le specifiche previste”. La presenza di glicole dietilenico rappresenta un rischio concreto: questa sostanza può causare malattie gravi e potenzialmente letali, anche in quantità minime. Il composto, se ingerito, viene metabolizzato in sostanze che danneggiano reni, fegato e sistema nervoso centrale, provocando insufficienza renale acuta e, nei casi più gravi, morte.

I sintomi da riconoscere e l’allerta globale dell’Oms

L’Oms, attraverso il documento ufficiale diffuso da Ginevra, elenca i principali campanelli d’allarme per riconoscere un possibile avvelenamento da glicole dietilenico: dolore addominale, vomito, diarrea, difficoltà urinarie, mal di testa persistente, confusione mentale, fino al danno renale acuto. Nei bambini, i sintomi possono manifestarsi rapidamente e aggravarsi nell’arco di poche ore.

Gli operatori sanitari sono stati invitati a sospendere immediatamente l’uso dei prodotti elencati, a rimuoverli dagli scaffali e a segnalare qualunque evento avverso alle autorità nazionali di farmacovigilanza. L’Oms chiede anche una sorveglianza rafforzata nei Paesi dove la distribuzione farmaceutica avviene attraverso canali non regolamentati, in particolare in Asia e Africa, dove in passato casi simili hanno avuto conseguenze tragiche.

Secondo quanto riportato dal portavoce dell’Oms, il dottor Roderick Heyman, “il rischio non è limitato all’India. In un mercato farmaceutico globalizzato, anche piccole quantità di prodotti contaminati possono raggiungere altri Paesi attraverso rotte informali o vendite online”. Heyman ha inoltre sottolineato l’importanza di una tracciabilità rigorosanella produzione dei farmaci e di test di sicurezza obbligatori prima dell’immissione in commercio.

Il glicole dietilenico è un solvente industriale a basso costo che, in passato, è stato erroneamente sostituito al glicerolo, un ingrediente utilizzato per mantenere la consistenza liquida dei medicinali. Tale sostituzione, spesso dovuta a errori di produzione o scarsa vigilanza, può avere conseguenze devastanti.

I precedenti e le polemiche

L’Oms, ricordando le tragedie precedenti, invita tutte le aziende farmaceutiche a controllare i fornitori di materie primee a garantire la purezza dei componenti utilizzati. In India, dove il settore farmaceutico rappresenta uno dei pilastri economici nazionali, l’incidente sta suscitando forti polemiche politiche e richieste di inasprimento delle norme di controllo.

I cittadini che sospettano di aver utilizzato i medicinali segnalati devono interromperne immediatamente l’assunzionee, se manifestano sintomi sospetti, consultare un medico o contattare un centro antiveleni. “È fondamentale — ribadisce l’Oms — rimuovere ogni confezione di questi prodotti dal mercato per proteggere la popolazione, in particolare i bambini”.

L’organizzazione sta lavorando in stretto contatto con la Cdsco e con i laboratori locali per identificare la fonte precisa della contaminazione, analizzare i processi di produzione e stabilire se si tratti di negligenza o frode industriale.

Da New Delhi a Ginevra, il caso ha riportato al centro del dibattito la sicurezza dei farmaci nei Paesi in via di sviluppo. L’India, già sotto osservazione per episodi simili nel 2022, è ora chiamata a garantire standard più severi per evitare che tragedie di questo tipo si ripetano.

L’Oms, infine, ha invitato tutti i governi a rafforzare la sorveglianza sanitaria, a promuovere ispezioni periodiche nelle fabbriche farmaceutiche e a intensificare la cooperazione internazionale per la tracciabilità dei prodotti medicinali. “Solo controlli rigorosi e una rete globale di farmacovigilanza — conclude la nota — possono prevenire nuove vittime di contaminazioni evitabili.”