Venerdì 17 ottobre il servizio di trasporto pubblico sarà a rischio a Monza e Trezzo sull’Adda per lo sciopero di 24 ore proclamato dal sindacato Al Cobas. La protesta, confermata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, coinvolgerà il personale della società Net (Nord Est Trasporti), con possibili ripercussioni su bus e linee extraurbane della Brianza e dell’area milanese.
Fasce orarie e mezzi coinvolti nello sciopero
A Monza, le maggiori interruzioni del servizio sono previste dalle 9 alle 11.50 e dalle 14.50 fino a fine turno, mentre le restanti fasce orarie saranno garantite. Per quanto riguarda le linee extraurbane, lo sciopero sarà effettivo dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 fino a termine servizio.
A Milano, invece, i mezzi gestiti da Atm – metro, autobus e tram – circoleranno regolarmente. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, i lavoratori parteciperanno a un presidio davanti al deposito di Monza, organizzato dal sindacato.
Le ragioni dello sciopero
Il sindacato Al Cobas ha motivato lo sciopero come un gesto necessario per “difendere ciò che spetta ai lavoratori”, denunciando condizioni di lavoro difficili e mancanza di rispetto degli accordi aziendali. Tra le principali contestazioni figurano sanzioni disciplinari ritenute ingiustificate, orari e turni eccessivamente pesanti, nonché cambi frequenti dei fogli di servizio che renderebbero impossibile pianificare la vita familiare.
“La vita privata calpestata, la conciliazione con il lavoro è solo uno slogan vuoto”, si legge nella nota diffusa dal sindacato.
“Vogliamo diritti veri, non contentini”
I lavoratori criticano anche l’assenza dei principali sindacati confederali – Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl e Orsa – accusati di essere “complici e inerti” di fronte al peggioramento delle condizioni di lavoro.
Al Cobas chiede il ripristino della media settimanale originaria delle ore lavorative, la fine della “banca del tempo”, turni equi e trasparenti, oltre alla fine dei favoritismi interni. “I conducenti non sono macchine da spremere”, affermano i rappresentanti del sindacato, chiedendo una gestione più equa e sostenibile dei turni.
Sicurezza, mezzi e salute dei lavoratori
Tra le richieste avanzate anche il rinnovo del parco mezzi, una manutenzione più accurata e linee di trasporto sostenibili. Il sindacato denuncia che la società Net avrebbe chiuso il bilancio 2024 con oltre 4 milioni di euro di utile, un aumento del 268% rispetto all’anno precedente, mentre i lavoratori “sono sempre più sfruttati e ignorati”.
Particolare attenzione viene rivolta anche alla sicurezza del posto guida, ritenuta essenziale per la tutela di chi lavora quotidianamente su strada.
“Fratelli poveri” rispetto ai colleghi Atm
Un ultimo punto di attrito riguarda la differenza di trattamento tra i conducenti Net e quelli Atm, appartenenti allo stesso gruppo ma con condizioni contrattuali diverse. Al Cobas denuncia premi più bassi, orari peggiori e minore tutela della sicurezza e della salute per i dipendenti Net.
“Stesso gruppo, stessi diritti”, rivendica il sindacato, che chiede pari dignità e riconoscimento economico per tutti i tranvieri. “La ricchezza che abbiamo prodotto deve tornare a noi”, conclude la nota diffusa alla vigilia dello sciopero.