Il governo Meloni conferma e rafforza il bonus per le madri con almeno due figli: nel 2026 fino a 3mila euro per chi ha tre figli o più.
Il bonus mamme lavoratrici sarà valido anche per il 2026. La conferma è arrivata direttamente dal Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), che parla di una misura “confermata e potenziata”.
Mentre il governo lavora alla nuova Legge di Bilancio, che sarà presentata ufficialmente nel Consiglio dei ministri del 16 ottobre, emergono i primi dettagli sul piano di sostegno alle madri con figli. L’obiettivo è favorire la natalità e sostenere il reddito delle famiglie italiane, con particolare attenzione a chi lavora e cresce più di un figlio.
Come funziona il bonus mamme lavoratrici
Il bonus mamme è pensato come un sostegno economico mensile rivolto alle donne che lavorano con un Isee inferiore a 40mila euro. L’importo è di 40 euro al mese, per un totale di 480 euro annui, che vengono corrisposti in un’unica soluzione alla fine dell’anno. L’incentivo non è tassato e non concorre alla formazione del reddito, per questo rappresenta un aiuto netto e diretto.
Il contributo spetta anche a chi ha lavorato solo una parte dell’anno, con un calcolo proporzionale ai mesi di attività. La misura, introdotta nel 2024, resta attiva fino al termine del 2025 e sarà poi prorogata e rafforzata nel 2026, con un aumento dei fondi e una possibile estensione dei beneficiari.

Possono accedere al bonus tutte le lavoratrici dipendenti, sia con contratto a tempo determinato che indeterminato, oltre alle autonome e libere professioniste, purché abbiano almeno due figli. L’erogazione termina quando il figlio più piccolo compie dieci anni. Restano escluse le lavoratrici domestiche.
Per le madri con tre o più figli, la misura diventa più vantaggiosa: la soglia di età si estende fino ai 18 anni del figlio minore e, per chi ha un contratto a tempo indeterminato, è prevista una decontribuzione previdenziale fino a 3.000 euro annui. Si tratta di uno sconto sui contributi a carico delle dipendenti, già introdotto con la Legge di Bilancio 2024e ora destinato a essere confermato.
Come richiedere il bonus e quali novità prevede la Manovra 2026
Per accedere al bonus è necessario presentare domanda telematica sul portale dell’Inps, utilizzando le credenziali Spid, Cie o Cns. L’istituto, dopo aver verificato i requisiti, accredita l’importo direttamente sul conto della beneficiaria.
Per il 2025 le risorse stanziate ammontano a 480 milioni di euro, rispetto ai 300 iniziali. Per il 2026, il governo prevede un incremento fino ad almeno 500 milioni, con l’intento di rafforzare la misura e ampliare la platea. La premier Giorgia Meloni e i suoi ministri vogliono fare del bonus mamme un pilastro della Manovra 2026, accanto ad altre iniziative per sostenere le famiglie e favorire la natalità.
Tra le novità allo studio figurano:
la conferma del congedo parentale facoltativo retribuito all’80% per tre mesi dopo quello obbligatorio;
l’introduzione del quoziente familiare, per ridurre la pressione fiscale sulle famiglie numerose;
incentivi per iscrivere i neonati alla previdenza complementare, seguendo il modello già adottato in Trentino-Alto Adige.
Questi interventi si inseriscono in un pacchetto complessivo di politiche per la famiglia che potrebbe valere tra 500 milioni e un miliardo di euro, secondo le stime preliminari. L’obiettivo è duplice: sostenere la genitorialità e favorire la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, spesso compromessa dalla difficoltà di conciliare occupazione e maternità.
Le prospettive per il 2026 e la strategia del governo
Fonti del Ministero dell’Economia confermano che il bonus sarà “rinnovato e probabilmente esteso a nuove categorie di lavoratrici”, come part-time ciclici, collaboratrici familiari e madri in congedo. Si valuta anche l’inclusione delle imprese che assumono o mantengono in servizio donne con figli, tramite crediti d’imposta dedicati.
La conferma del bonus rientra in un progetto politico più ampio che punta a rafforzare il welfare familiare e a contrastare il calo demografico. L’Italia, con un tasso di natalità tra i più bassi d’Europa, punta a invertire la rotta con una serie di incentivi stabili e progressivi.
Roma, 15 ottobre 2025 – L’attesa ora è tutta per il Consiglio dei ministri di domani, che dovrebbe approvare i contorni definitivi della Manovra 2026. Il bonus mamme lavoratrici sarà confermato e potenziato, diventando una misura strutturale del nuovo piano di sostegno alle famiglie. Una decisione che, secondo fonti governative, “rappresenta un passo concreto per valorizzare il lavoro femminile e la maternità come elementi centrali del rilancio del Paese”.