WhatsApp rivoluziona la privacy: addio agli screenshot, la nuova regola che tutti dovranno rispettare subito

WhatsApp rivoluziona la privacy: addio agli screenshot, la nuova regola che tutti dovranno rispettare subito

Foto di cittanascostamilano.it

Martina Todaro

Ottobre 15, 2025

La sicurezza digitale supera una nuova frontiera con l’ultima novità introdotta da WhatsApp, che ridisegna radicalmente il modo in cui gli utenti proteggono le proprie immagini personali. In un’epoca in cui la condivisione di dati sensibili è quotidiana e le truffe online hanno moltiplicato la loro complessità, la possibilità di catturare schermate di foto profilo senza autorizzazione rappresentava un rischio sempre più evidente. L’azienda, con milioni di utenti in tutto il mondo, ha deciso di intervenire introducendo il blocco totale degli screenshot, una misura che non solo rafforza la sicurezza, ma limita anche la circolazione non autorizzata delle immagini condivise sulle chat. Questo cambiamento determina un punto di svolta nel controllo sulle informazioni personali visibili all’interno dell’applicazione e segna una tappa importante nel percorso di tutela della privacy digitale.

Come funziona il blocco dello screenshot su WhatsApp

Con il nuovo aggiornamento, gli utenti non potranno più salvare immagini delle foto profilo altrui tramite screenshot, azzerando di fatto la possibilità di copiarle direttamente dal dispositivo. Questa limitazione riguarderà tutti, dai conoscenti agli estranei, ed è progettata per essere implementata gradualmente in diverse regioni del mondo. Il meccanismo si basa su una tecnologia che riconosce il tentativo di cattura dello schermo e lo impedisce nel momento stesso in cui viene effettuato. In passato WhatsApp aveva già adottato misure simili per le foto e i video temporanei, impedendo di fatto di archiviarli in modo diretto. Ora, questa strategia si estende anche alle immagini più stabili, segnando un significativo ampliamento del sistema di protezione.

Lo scopo principale di questa funzione è tutelare gli utenti dalla creazione di profili falsi e dall’uso improprio delle foto personali, un fenomeno diffuso nelle truffe digitali. Tra i rischi maggiori c’è infatti la diffusione non autorizzata delle immagini, spesso manipolate per scopi fraudolenti o per ledere la reputazione di qualcuno. Gli esperti di sicurezza informatica la definiscono un’evoluzione necessaria, capace di ridurre alcune delle forme più comuni di abuso online, anche se riconoscono che si tratta di un passo parziale e non risolutivo nella battaglia contro la violazione della privacy.

I limiti della protezione e le conseguenze sull’esperienza d’uso

Nonostante l’introduzione del blocco degli screenshot rappresenti un notevole progresso nel proteggere i contenuti sensibili, permangono alcune vulnerabilità intrinseche alla tecnologia e alle abitudini degli utenti. Ad esempio, la foto profilo resterà visibile in formato ridotto sia nella lista delle conversazioni sia nei dettagli del contatto, consentendo una visualizzazione parziale senza restrizioni particolari. Inoltre, non è possibile impedire la cattura tramite dispositivi esterni: scattare una fotografia allo schermo del telefono con un’altra fotocamera resta una possibilità concreta e non controllabile dall’app.

Questi limiti fanno capire come la nuova funzione vada considerata parte di un quadro più ampio e articolato, non un dispositivo che annulla completamente il rischio di diffusione non autorizzata. Resta comunque un elemento significativo nell’insieme di strumenti che WhatsApp sta sviluppando per garantire una maggiore protezione degli utenti, soprattutto in un’era in cui la privacy digitale è al centro dei dibattiti sociali e tecnologici. Le modifiche previste impattano anche sul modo in cui ci si approccia alle interazioni digitali quotidiane, spingendo verso una maggiore consapevolezza e rispetto della tutela dei dati personali.

Questo aggiornamento apre nuovi scenari nella gestione delle immagini e nel rapporto tra privacy e comunicazione, con una ricaduta tangibile sulle abitudini di milioni di persone. Il cambiamento si inserisce in una tendenza globale a rendere i social e le app di messaggistica ambienti più controllati, dove si fa sentire il valore di un’aria più sicura e di un microclima digitale più protetto.