Smog a Milano, da oltre due giorni il livello della qualità dell’aria è oltre i limiti: ecco la situazione nel dettaglio
Da ormai due giorni la qualità dell’aria nella metropoli lombarda registra valori di polveri sottili (Pm10) ben al di sopra dei limiti di legge, una situazione che desta crescente preoccupazione tra cittadini e ambientalisti. L’allarme è stato lanciato da Legambiente, associazione ambientalista di riferimento in Italia, che sottolinea il ruolo predominante del traffico veicolare nell’aggravare l’inquinamento atmosferico in città. Secondo gli ultimi dati forniti da Arpa Lombardia, la concentrazione di Pm10 ha raggiunto picchi significativi, con Milano che segna il 38° giorno di superamento delle soglie annuali.
Livelli di smog critici a Milano e in diverse zone della Lombardia
Giovedì 9 ottobre, la centralina di Milano Marche ha rilevato una concentrazione di Pm10 pari a 82 microgrammi per metro cubo, contro il limite di 50 microgrammi previsto dalla normativa vigente. Non meno preoccupante la situazione a Monza (69 microgrammi) e Pavia (66 microgrammi), dove i valori sono anch’essi ampiamente superiori alla soglia di legge. Altri comuni della Lombardia, come Lodi, Bergamo, Brescia, Como e Varese, hanno registrato livelli di polveri sottili sopra la norma, evidenziando come l’inquinamento non risparmi la fascia pedemontana e la media pianura.
Il traffico come principale causa dell’inquinamento
Secondo Legambiente, la principale fonte di questo incremento di smog è il traffico veicolare, soprattutto nelle giornate ancora miti in cui gli impianti di riscaldamento sono generalmente spenti. La distribuzione geografica dei superamenti segue infatti un tracciato che coincide con le grandi direttrici stradali e le aree urbane più densamente popolate. Federico del Prete, responsabile mobilità di Legambiente Lombardia, ha evidenziato che il recente rinvio del blocco dei veicoli diesel euro 5 – tra i più inquinanti – non contribuisce a mitigare le emergenze smog in atto.
Previsioni e misure per i prossimi giorni
Il quadro potrebbe ulteriormente peggiorare nelle prossime settimane, con l’arrivo delle temperature più basse e il possibile instaurarsi di fenomeni di inversione termica che intrappoleranno gli inquinanti al suolo. A quel punto, oltre al traffico, si aggiungeranno anche le emissioni da riscaldamento domestico e industriale, oltre a quelle agricole, complicando la gestione della qualità dell’aria. Per questo motivo, Legambiente insiste sull’urgenza di promuovere il trasporto pubblico, la mobilità sostenibile e la riconversione elettrica del trasporto merci, ritenuti elementi essenziali per migliorare la situazione ambientale di Milano e dell’intera Lombardia.
Il capoluogo lombardo, con una popolazione di oltre 1,3 milioni di abitanti e un’area metropolitana tra le più vaste d’Europa, continua così a confrontarsi con una delle sfide ambientali più rilevanti del momento, confermandosi una delle città italiane più colpite dall’inquinamento atmosferico nel 2025.
