Nel weekend dell’11 e 12 ottobre 2025 tornano le Giornate FAI d’Autunno, l’appuntamento annuale che invita cittadini e turisti a esplorare gli angoli meno visibili del patrimonio italiano. Per questa quattordicesima edizione, oltre 700 siti difficilmente accessibili saranno aperti al pubblico in 350 città, offrendo un’esperienza diffusa tra arte, storia e natura.
Il successo dell’iniziativa risiede nella collaborazione tra le Delegazioni FAI, i Gruppi locali e i giovani volontari, che rendono possibile un evento di portata nazionale. Ogni apertura è accompagnata dalla possibilità di fare una donazione, contribuendo concretamente alla conservazione dei beni storici e ambientali che compongono il patrimonio italiano.
L’importanza delle Giornate FAI
Da decenni il FAI porta avanti un modello culturale basato sulla corresponsabilità: chi desidera conoscere il territorio si mette in cammino, mentre chi lavora nella rete del FAI offre strumenti, expertise e accoglienza. Le Giornate d’Autunno incarnano questa alleanza civile, in cui partecipazione e responsabilità si intrecciano.
Il presidente del FAI, Marco Magnifico, ha ricordato come questa manifestazione non abbia la pretesa di sanare tutti i mali del mondo, ma possa offrire un momento di respiro e relazione civile. Visitare luoghi nascosti può diventare gesto simbolico di cura e speranza, un segnale di fiducia nella possibilità di un dialogo culturale condiviso.
Cosa vedere a Milano durante le Giornate FAI
Anche Milano partecipa con grande vivacità all’iniziativa, con una selezione di spazi monumentali e architettonici che raramente sono visitabili. Tra le proposte di quest’anno, emergono Chiostro Cappuccio, Dolce & Gabbana Beauty, Palazzo Cusani, Palazzo Diotti, Palazzo Litta, Palazzo Marino, Palazzo Turati, il bunker antiaereo di San Siro, Villa Necchi Campiglio, la Fondazione Renzo Piano al Politecnico, il rifugio antiaereo di Piazza Grandi, lo Studio legale DLA Piper / Palazzo Edison, Casa Corbellini-Wassermann e i laboratori di restauro Open Care.
Chiostro Cappuccio: il silenzio rinascimentale
Nel centro storico, in via Cappuccio 3, il Chiostro Cappuccio — un tempo “Chiostro delle Umiliate” — sarà visitabile sabato e domenica, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17:30). L’ingresso è riservato ai soci FAI. Il cortile, con doppio loggiato, architetture bramantesche, volte a crociera e pilastri in laterizio, custodisce un ambiente raccolto, reso ancora più poetico dal giardino centrale e dal pozzo antico. È un rifugio in piena città, un luogo che invita al silenzio.
Dolce & Gabbana Beauty e l’eredità monastica
In via Goldoni 7 sarà aperta al pubblico la sede aziendale Dolce & Gabbana Beauty (sabato e domenica, dalle 10 alle 17, ultimo ingresso ore 16:30). Il complesso nasce da un monastero benedettino fondato nel 1892: chiostro, orto e cortili reinterpretati nel recente recupero. La visita dura circa mezz’ora e permette di entrare in spazi aziendali normalmente chiusi, apprezzando l’equilibrio tra l’anima del luogo e l’estetica contemporanea del brand.
Palazzo Cusani: tra storia aristocratica e memoria
In via Brera 13/15 il Palazzo Cusani apre sabato e domenica (dalle 10 alle 18, ultimo ingresso 17:30), con turni ogni venti minuti. Oltre al cortile interno, il percorso tocca il piano nobile dove si ammira l’affresco di Giovanni Angelo Borroni nel Salone delle Feste, insieme a sale decorate, stucchi e specchiere. Un dettaglio curioso: nella facciata posteriore sono incastonate tre palle di cannone, resti delle Cinque Giornate del 1848.
Altri luoghi da non perdere
Palazzo Diotti (Corso Monforte 31): dalla corte d’onore agli scaloni neoclassici fino alla Sala di Flora e alla Torre delle Sirene, uno spaccato di storia cittadina raro da vedere.
Palazzo Litta (Corso Magenta 24): con il cortile d’onore porticato, lo scalone a forbice settecentesco e sale riccamente decorate in stile barocchetto lombardo.
Palazzo Marino (Piazza della Scala): sede del Comune, aprirà ambienti prestigiosi come la Sala Alessi, la Sala del Consiglio e la Sala della Giunta.
Palazzo Turati (Via Meravigli 7): in stile neorinascimentale, con un percorso che include i sotterranei con resti di un teatro romano.
Bunker antiaereo di San Siro: un rifugio sotterraneo del periodo bellico, con corridoio centrale e stanze attorno, testimone silenzioso della guerra in città.
Villa Necchi Campiglio: dimora anni ’30 con giardino, piscina, serra e stanze che raccontano la vita borghese milanese.
Fondazione Renzo Piano al Politecnico: un’apertura che offre la possibilità di scoprire cortili, spazi accademici e scorci architettonici altrimenti inaccessibili.
Rifugio antiaereo di Piazza Grandi: un bunker nascosto sotto la fontana monumentale, con 24 stanze e scritte sulle pareti che evocano vite nell’ombra.
Studio legale DLA Piper / Palazzo Edison: edificio costruito tra il 1938 e il 1941 con facciata monumentale, bassorilievi e simboli milanesi.
Casa Corbellini-Wassermann: progettata da Portaluppi negli anni ’30, con marmi pregiati, scala elicoidale e dettagli artigianali di grande valore.
Open Care – Laboratori di Restauro: in via Piranesi 10, sarà possibile accedere ai laboratori e caveau normalmente chiusi che testimoniano il lavoro dietro le quinte della conservazione.