Piazza Affari chiude in rialzo grazie alle performance di Leonardo e Prysmian, mentre il settore telecomunicazioni rallenta. Petroliferi e banche mostrano segnali misti
Milano, 8 ottobre 2025 – Piazza Affari prosegue con moderata positività nella seduta odierna, consolidando i guadagni iniziali con un +0,43% dell’indice Ftse Mib. A trainare il rialzo sono i titoli Leonardo e Prysmian, che evidenziano incrementi rispettivamente del 2,7% e del 2%. Segno positivo anche per la Popolare di Sondrio e Bper, entrambe in progresso dell’1,3%. In lieve ripresa anche i petroliferi, in linea con il rialzo internazionale del prezzo del greggio: Saipem avanza dell’1,2%, Tenaris guadagna l’1% ed Eni chiude con un +0,6%.
Settore difesa e manifatturiero in evidenza
Il titolo Leonardo, leader italiano nel settore della difesa, aerospazio e sicurezza, si conferma protagonista a Piazza Affari grazie ai solidi risultati economici registrati nel 2024, con ricavi per 17,8 miliardi di euro e un utile netto di oltre 1,1 miliardi. La società, di proprietà pubblica per circa il 30% attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha recentemente integrato la sua sesta divisione specializzata in armamenti terrestri, rafforzando la sua posizione come seconda impresa europea nel settore. L’ottima performance odierna riflette la fiducia degli investitori nell’azienda, che conta oltre 60.000 dipendenti e un portafoglio ordini da 44,2 miliardi.
Anche Prysmian, colosso nella produzione di cavi per energia e telecomunicazioni con sede a Milano, registra una forte domanda sul titolo. Dopo aver consolidato la posizione di leader mondiale con importanti acquisizioni, tra cui quella di General Cable, il gruppo continua a puntare sull’innovazione e la sostenibilità, investendo oltre 100 milioni di euro l’anno in ricerca e sviluppo. A fine 2024 Prysmian ha generato un fatturato di 17 miliardi di euro, confermandosi una delle aziende italiane più solide e attente ai temi ESG.
Segnali contrastanti per le telecomunicazioni e l’auto
Al contrario, il comparto delle telecomunicazioni mostra una fase di debolezza, come evidenziato dal titolo Tim in calo dello 0,7%, dopo un periodo di volatilità legato a nuove nomine ai vertici. Anche Stm e Stellantis registrano vendite, rispettivamente con -0,7% e -0,5%, con quest’ultimo che sembra rallentare dopo due sedute positive.
Infine, la giornata vede un andamento misto tra gli istituti bancari: Mps avanza dello 0,5% mentre Mediobanca perde lo 0,5%.